La cantina è stata inaugurata nel 2000 ai piedi dei più prestigiosi cru del Barolo ed il progetto architettonico ha ottenuto recensioni in numerose pubblicazioni su riviste di architettura moderna.
L’attenzione alle nuove tecnologie ed uno studio filologico del territorio, che conferisce alle Langhe la propria specificità ed identità, delineano il pensiero dell’architetto Gianni Arnaudo, autore della cantina.
Il tema dei luoghi del vino a Barolo con Vite Colte è stato approfondito dal progettista con l’obbiettivo di curarne l’integrazione nel paesaggio attraverso una lettura contemporanea del linguaggio architettonico tradizionale, manifestata anche attraverso la scelta di segni e di materiali eco-compatibili. La curvatura delle coperture in rame del corpo principale, che continua in un prato ricurvo a forma di collina, non solo accompagna il movimento e i colori delle Langhe, ma è funzionale alle esigenze produttive con minimo consumo energetico.
Il recupero di una grammatica antica avviene non solo con l’uso di legno lamellare, sposato al vetro, ma anche attraverso riferimenti all’architettura rurale, quali i tralicci in legno - ai quali i contadini appendevano ad essiccare il granoturco, realizzando così una parete ventilata sul primo edificio del complesso della cantina – o i pilastrini, che reggono la parte esterna della passerella didattica e che evocano i pali di sostegno delle viti.
Photo Credits: Fiorenzo Calosso, Michele De Vita, Dario Fusaro, Tino Gerbaldo, Mattia Pagani
Nel 2006 il progetto architettonico ha ricevuto a Vicenza il 6° premio internazionale d’architettura Dedalo-Minosse, dedicato a quindici opere scelte tra oltre cinquecento progetti provenienti da tutto il mondo.
I progetti, esposti in mostra nella straordinaria sede della Basilica Palladiana di Vicenza, sono stati trasferiti poi a Venezia per l’apertura della 10. Biennale d’Architettura presso il Padiglione Italia.
Sempre nel 2006 il progetto architettonico è stato presentato presso la sede della Triennale di Milano nell’ambito della Mostra denominata “Around 50”, dalla selezione di cinquanta architetti provenienti dai cinque continenti.
Successivamente ha preso parte alla 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia in occasione dell’iniziativa denominata Le Cattedrali del Vino, organizzata dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma in collaborazione con il Gambero Rosso.